Canali Minisiti ECM

Sileri: contro i contagi serve una strategia ampia

Infettivologia Redazione DottNet | 23/09/2020 13:25

Non bastano le azioni della Francia. "Sono preoccupato da pranzi in famiglia e con amici"

"Il rischio di avere casi d'importazione è elevato. Servirebbe una strategia più ampia, non solo dell'Italia nei confronti della Francia ma una visione dell'intera Europa per dare delle linee definite". Lo ha detto il vice ministro della Salute, Pierpaolo Sileri, in un'intervista a InBlu Radio, il network delle radio cattoliche della Cei.  "Oggi è la Francia - ha aggiunto Sileri - ma domani i casi saliranno in Germania e poi in Inghilterra. Fino a quando non avremo un vaccino questo è ciò che dobbiamo aspettarci. Potremmo fare dei test all'aeroporto anche se il tampone negativo non porta il rischio a zero". Secondo il viceministro "l'alternativa è avere un tampone antecedente di 2-3 giorni la partenza. Questo significa convivere con il virus perché il rischio non può essere zero. Se tutti gli Stati facessero questo potremmo intercettare le situazioni che potrebbero innescare dei focolai. Il rischio non sarà mai controllato".

pubblicità

Gli ospedali nei mesi scorsi sono stati degli amplificatori della diffusione del virus, adesso non succede perchè ci sono dei protocolli come nelle Rsa. Oggi sono molto più preoccupato dai pranzi della domenica in famiglia e delle cene con amici. Molte persone pensano che il virus non se lo sono preso questo è un errore che non deve essere commesso", ha aggiunto Pierpaolo Sileri. "Faccio fatica a pensare che oggi ci potremmo trovare nella stessa situazione di febbraio e marzo, quando il virus ci ha attaccato alle spalle". "La circolazione del virus salirà, è innegabile. I contagi continueranno a salire, però lo faranno in modo graduale, con una crescita controllata attraverso tamponi e sorveglianza. I focolai saranno tantissimi e ci sarà anche una sovrapposizione con le sindromi influenzali. Ma non dobbiamo preoccuparci", ha affermato Sileri. "Quando si parla di seconda ondata si innesca il panico la seconda ondata che vivremo in tutto il mondo difficilmente sarà come quella di febbraio e marzo perché significherebbe non usare la mascherina, non lavarsi le mani e stare vicini. E poi oggi abbiamo la sorveglianza con i tamponi"

Commenti

I Correlati

Diagnosticato all'Irccs di Negrar, la paziente ha viaggiato di recente nella regione tropicale caraibica. Cos'è, trasmissione e sintomi del virus

Sicuramente viaggia in aereo: è stata trovata su passeggeri che atterrano in Usa da Paesi Ue compreso il nostro, ma ancora no sequenze depositate da laboratori nazionali

A fare il punto è Lamberto Reggiani, coordinatore della diagnostica ambulatoriale della Fimp, la Federazione italiana medici pediatri

Decisione a sorpresa. "Dobbiamo ottenere il vaccino più fresco". In Italia lieve aumento casi

Ti potrebbero interessare

Diagnosticato all'Irccs di Negrar, la paziente ha viaggiato di recente nella regione tropicale caraibica. Cos'è, trasmissione e sintomi del virus

Sicuramente viaggia in aereo: è stata trovata su passeggeri che atterrano in Usa da Paesi Ue compreso il nostro, ma ancora no sequenze depositate da laboratori nazionali

A fare il punto è Lamberto Reggiani, coordinatore della diagnostica ambulatoriale della Fimp, la Federazione italiana medici pediatri

Decisione a sorpresa. "Dobbiamo ottenere il vaccino più fresco". In Italia lieve aumento casi

Ultime News

I pazienti che hanno ricevuto un trattamento diretto dallo pneumologo hanno avuto un minore utilizzo successivo dell'assistenza sanitaria per malattie respiratorie rispetto a quelli che hanno ricevuto cure abituali

"La partecipazione della SImg arricchisce ulteriormente il già alto valore scientifico e professionale del Board, con i Medici di Medicina Generale di Simg che potranno fornire il proprio contributo"

La prevalenza d'uso aumenta all’avanzare dell’età, raggiungendo il 60% negli over 85. Nel 2022 gli antibiotici hanno rappresentato, con 938,6 milioni di euro, il 3,5% della spesa e l’1,4% dei consumi totali a carico del Ssn

La Corte dei Conti ha condannato il professionista perché avrebbe arrecato un danno erariale per l'ente costretto a risarcire la vittima